VENEZIA 75 - Molti film italiani sulla memoria
La
75ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, "
75 +" una, come rinominata dal Presidente
Paolo Baratta, proprio perché dedicata alla memoria, alla storia della Mostra, intrecciata e strettamente legata a quella italiana, a quella del cinema, agli anni della damnatio memoriae e della dimenticanza, gli anni del '40,' 41, '42 e '46, é un'edizione ricca in molti sensi, di film di genere, e, soprattutto, di pellicole che rifiutano, nelle regole del linguaggio cinematografico, l'oblio e l'epurazione della memoria, tipica dell'arcaica società romana, ma, anzi, contribuiscono con i loro racconti e storie a tenere vivo il ricordo di importanti eventi storici, politici e cinematografici per sensibilizzare il pubblico internazionale, come "1938. Diversi" di Giorgio Treves dedicato al toccante tema delle leggi razziali "
Impressionante" -secondo l'analisi di
Alberto Barbera - "
non tanto per la capacità di ricostruire il clima dell'epoca quanto per la capacità di ritrovare echi del presente che vogliamo appartenessero al passato".
Dei circa 3500 titoli visionati, 340, tra lungometraggi e cortometraggi, sono quelli italiani iscritti e ventitré quelli approdati alla Mostra: tre in Concorso, sei Fuori Concorso, sei in Orizzonti, quattro in Sconfini, due in Biennale Collage e due in Venezia Classici - Documentari. Ecco un sintetico e rappresentativo elenco delle pellicole italiane dedicate alla tutela e alla difesa della memoria, individuale e collettiva, intima e pubblica, secondo la presentazione fatta dal Direttore Alberto Barbera alla stampa.
La sezione Concorso ospita "
Capri-Revolution" di Mario Martone, prodotto da Indigo Film e RaiCinema: "
Ideale conclusione di una trilogia che era iniziata con il film "Noi credevamo" sul Risorgimento Italiano, proseguita con "Il giovane favoloso" su Leopardi e che si conclude qui, nel 1914, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale a Capri, dove una giovane pastorella scopre una piccola comunità di artisti. È una rielettura della società italiana a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento". "
What You Gonna Do When The World's On Fire?" di Roberto Minervini, un film in tre ritratti realizzato negli USA sul razzismo presente nella società americana". "
Suspiria" di Luca Guadagnino, ambizioso remake della pellicola di Dario Argento.
Fuori Concorso, "
Una storia senza nome" di Roberto Andò, secondo Barbera, "
Un grande regista e stilista del cinema italiano. Questo è forse il film che cerca di più il contatto con il pubblico: è una storia sul cinema, sulla politica italiana, sul non detto della politica. Girato come un thriller su un doppio registro, cinema e politica". "
Les Estivants" di Valeria Bruni Tedeschi: "
Un film largamente autobiografico che racconta un'estate nella villa di famiglia". "
Isis, Tomorrow. The Lost Souls Of Mosul", diretto da Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi sulla ricostruzione filmica dell'assedio di Mosul.
In Sconfini, "
Arrivederci Saigon" di Wilma Labate che mostra una delle molte storie di cui si è persa la memoria durante la guerra del Vietnam e "
Camorra" di Francesco Patierno:"
Straordinario lavoro di montaggio su materiali della Teche Rai per raccontare una delle tante mafie meno conosciute e studiate e dell'impatto di questa sulla città di Napoli".
Infine, da segnalare, lunedì 3 settembre alle ore 18.00 presso lo spazio Campari l'inaugurazione ufficiale dell'associazione
Women in Film, Television & Media Italia, nata per tutelare la rappresentanza femminile nell'industria dell'audiovisivo.
27/08/2018, 10:35
Alessandra Alfonsi