Sinossi *:
Rosy Abate è tornata, ma non è più quella che tutti ricordano. Dopo aver finto la propria morte, si è rifugiata sotto mentite spoglie in una cittadina della costa ligure. La sua è una vita tranquilla, lavora come commessa in un supermercato ed è fidanzata con Francesco, uomo premuroso e affidabile che la ama senza conoscere la sua vera identità.
Ma il passato di Rosy è troppo ingombrante per rimanere sepolto a lungo. Due mafiosi, i fratelli Sciarra, si rivolgono a lei, portatori di una verità che scuote dalle fondamenta la sua nuova vita: suo figlio Leonardo è ancora vivo e in cambio dell’aiuto di Rosy le diranno dov’è.
Rosy ha una nuova ragione per tornare a lottare, ma deve guardarsi da Luca, poliziotto e migliore amico di Francesco. Per scoprire cosa c’è dietro il piano degli Sciarra, Rosy affronta un viaggio che la porta dalla Liguria alla Roma alto borghese fino alla Sicilia delle sue origini. Un viaggio in cui dovrà tornare a essere se stessa e a vestire i panni della mafiosa che tutti conoscono e temono. La sua ricerca la porterà a scontrarsi con lo spietato boss Nuzzo Santagata e con un altro avversario inaspettato: Regina, una donna dell’alta società che, come Rosy, nasconde un passato e un segreto inconfessabile.

Cast

Interpreti:
Giulia Michelini (Rosy Abate)
Mario Sgueglia (Luca Bonaccorso)
Raniero Monaco Di Lapio (Roberto Mainetti)
Paola Michelini (Regina Mainetti)
Valentina Carnelutti (Veronica Colombo)
Bruno Torrisi ( Questore Licata)
Naike Anna Silipo (Livia Cataldi)
Paolo Bernardini (Francesco Ricci)
Augusto Zucchi (Criscito)
Paolo Pierobon (Filippo De Silva)
Franco Branciaroli (Nuzzo Santagata)

Soggetto:
Pietro Valsecchi
Mizio Curcio

Sceneggiatura:
Mizio Curcio

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NOTIZIE 'Rosy Abate - La Serie'



Note:
NOTE DI SCENEGGIATURA
Rosy Abate è lo spin-off - il primo in Italia nel suo genere - della fortunata serie Squadra Antimafia e torna a raccontare un personaggio che ha appassionato milioni di italiani, che ne hanno seguito la trasformazione. Da ragazza di “buona famiglia” cresciuta all’estero lontana dalla violenza mafiosa della sua terra a temutissima Regina di Palermo, al centro di complesse trame di mafia e potere.
Quando Rosy ha tentato di emanciparsi dal suo passato criminale ha dovuto però pagare il conto più terribile: l’omicidio di suo figlio Leonardo. Prima rinchiusa in un ospedale psichiatrico e poi in un convento, ha cercato di convivere con un lutto impossibile da elaborare, isolandosi dal mondo. Quando ha sentito tornare la voglia di vivere, ha finto la propria morte per eliminare ogni traccia della vecchia Rosy, lasciando la Sicilia con una nuova identità.
E’ da questo tentativo di ripartenza che prende le mosse la serie, mostrandoci una Rosy cambiata, a suo agio per quanto possibile in una vita semplice e tranquilla. Il passato però torna a bussare alla sua porta, distruggendo il precario equilibrio che Rosy è riuscita a costruirsi.

La sfida più interessante da affrontare nel realizzare Rosy Abate è stata quella di mescolare tradizione e innovazione. Rispettare la mitologia di un personaggio diventato un’icona della serialità italiana, ma anche scavare al suo interno per rivelarne aspetti inediti, ereditare i meccanismi del genere crime da Squadra Antimafia ma anche aprirsi a una dimensione nuova del racconto, meno definita dall’azione e più attenta alle psicologie dei personaggi.
Rispetto a Squadra Antimafia è venuta meno la natura corale del racconto. Non c’è la Squadra Duomo al centro della narrazione, c’è solo Rosy. Una donna e una madre che abbiamo cercato di raccontare in tutte le sfumature possibili, mentre mette in gioco tutta se stessa per ritrovare il figlio che credeva morto.

Mizio Curcio ed Andrea Nobile

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