Sinossi *: Il mare. Approdo salvifico o naufragio ineluttabile. Il Moby Dick, piccolo rugginoso peschereccio orfano del  proprio capitano, sa bene cosa significhi solcare quelle acque alla ricerca di un domani. Alla ricerca di un  futuro. Ma la sua guida attuale, quel nuovo improvvisato comandante, non ha muscoli abbastanza forti per  issare con rapiditŕ le reti. Non ha conoscenza per prevedere le correnti e le zone pescose. Non ha sangue  freddo per reagire agli imprevisti che le acque improvvisano beffarde istante dopo istante. Bianca ha trenta- cinque anni, ed č solo una madre affettuosa, non un lupo di mare. Ma proprio per amore di quel figlio e per la  disperazione del vuoto lasciato dal marito scomparso, tenta di sostituirlo a capo di quell’imbarcazione, im- provvisata pescatrice notturna di speranze e sogni. Sogni che s’intrecciano con quelli di un gruppo d’immi- grati clandestini, stipati nella pancia di un’imbarcazione e vicini al soffocamento. Sogni che s’intrecciano  con quelli di una donna di colore dagli occhi pieni di lacrime e paure. Due viaggi paralleli, che arrivano a  sovrapporsi letteralmente, alla ricerca di una salvezza impossibile, a dispetto di un naufragio quasi certo. Ad  ogni costo. Contro ogni previsione e buon senso. Questa č la storia di Bianca. Di Bianca e di una balena di  ruggine. Moby Dick.