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"Amici Miei... Come Tutto ebbe Inizio": forse era meglio non scomodare il mitoSinossi *: Continua la saga di “
Amici Miei”, ma le avventure della compagnia di “toscanacci” si spostano questa volta nella Firenze della fine del ‘400, alla corte di Lorenzo De’ Medici.
Duccio (Michele Placido), Cecco (Giorgio Panariello), Jacopo (Paolo Hendel), Manfredo (Massimo Ghini) e Filippo (Christian De Sica) sono protagonisti di scherzi e vicende vissute nell’intento di prolungare lo stato felice della giovinezza e fuggire dalle responsabilità della vita adulta. Neanche la peste li fa desistere dalle loro “zingarate”. Anzi quella drammatica situazione pare la più fertile per agire liberi ed indisturbati e dare seguito ai loro scherzi. Una città rinchiusa e spaventata è infatti l’ideale per far cadere dei malcapitati nelle beffe ordite dai cinque amici per esorcizzare la paura della morte con la vita. E quando, dopo l’ultima beffa ai danni del legnaiolo ed eroe del calcio in costume Alderighi (Massimo Ceccherini), sembrano scarseggiare le vittime, perché non prendere di mira a sua insaputa proprio uno di loro? E’ così che Cecco diventa oggetto di una memorabile bravata dei goliardici amici. Bravata in cui giocherà la sua parte anche Lorenzo il Magnifico in persona (Alessandro Benvenuti).
Note:
I numeri del film:
- Per la ricostruzione del set a Cinecittà sono occorsi sei mesi e centinaia di operai, falegnami, stuccatori, ebanisti, elettricisti, tappezzieri, idraulici, fabbri, muratori.
- Per il set a Cinecittà sono stati occupati oltre 20.000 metri quadri. Sono stati ricostruiti case, strade, vicoli, palazzi, stalle, la locanda di Cecco in cui si riuniscono i cinque amici, la bottega dello speziale Jacopo, la casa di Manfredo, la bottega del legnaiolo e la relativa casa, la piazza su cui si affaccia la Chiesa con l’imponente campanile e la lunga scalinata.
- Sono 3550 le comparse utilizzate in tutto il film, di cui 1000 solo per girare a Pistoia la spettacolare scena del calcio storico fiorentino. Cinquanta controfigure acrobatiche hanno garantito le scene stunt nel film a piedi e cavallo come nella scena del corteo papale.
- Per vestire attori e comparse sono stati realizzati oltre 1200 costumi, 900 paia di scarpe e 150 parrucche.
- Ogni giorno mediamente sono state impiegate sul set 110 persone di troupe tra elettricisti, macchinisti, attrezzisti, operatori, fonici, assistenti alla regia, truccatori (con punte in alcune giornate fino a 12 persone), parrucchieri (con punte in alcune giornate fino 12 persone), costumisti e sarte (con punte in alcune giornate fino a 10 persone) e assistenti alla scenografia (12 persone), effetti speciali, cavallerizzi, addetti allo zoo (cavalli, somari, leoni, scimmie, cammelli, pappagalli, serpenti, oche, anatre, capre, pecore, galline, conigli).
- Per ogni attore era previsto sul set uno stand-in, ossia una controfigura luce, con gli stessi colori di capelli e di abiti, utilizzata dal direttore della fotografia per preparare l’illuminazione sul set
- Per le riprese sono stati messi a disposizione circa 75.000 metri di pellicola.
- Un cherry picker con sbraccio fino a 52 metri sorreggeva un gigantesco telo, detto anche "americana", di 35 metri per 35 per controllare l'intensità del sole sul set e un impianto di condizionamento da circo ha garantito all'interno dei set una climatizzazione accettabile per la troupe e gli attori che indossavano pesanti costumi.