Fondazione Fare Cinema
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Nicola Coniglio  (26/12/2010 @ 19:41)
Per me è il miglior film dell'anno 2010 perché è carica di tanta positività. Bellissimo anche l'accompagnamento musicale. i personaggi cercano l'amore e la gioia di stare insieme.
Denise  (17/11/2010 @ 00:51)
Ma qualcuno mi sa dire che film guardavano al cinema quando la mamma era scappata dall'ospedale? sul quotidiano c'è scritto this kind of love, ma non so se esiste questo film,,,o si riferisce ad un vechcio film di Bevilacqua e hanno cambiato il titolo in inglese. Gli attori nella locandina sono: Geena Evans e George Richards...mai sentiti... è inventato? Grazie!
Paul De Montreal  (19/05/2010 @ 04:24)
sono d'accordo con Dav. fa schifo questo film !
Dav Ab  (28/03/2010 @ 20:43)
Ero entrato nel cinema entusiasta e sono uscito delusissimo. Un film inutile. Le cose più fastidiose: da subito l'audio, che sembrava fatto da un principiante. Le parole non erano udibili, spesso coperte da rumoristica troppo alta e fruscii esagerati. Il suono in presa diretta sembrava fatto con attrezzature carenti e comunque da posizioni troppo distanti, oppure era il mix audio sbagliato, ma di grosso. Regia: Troppi flash back. Ce ne saranno 30. O comunque sembravano troppi. Lentezza nello scorrere della storia. Alcune scene totalmente gratuite, come quella della bambina "viziata" della nobile o riccona una festa. Oltretutto con un anacronismo, in quanto la bambina dice delle parolacce "moderne" pur essendo un flash back riferito agli anni 70. Incomprensibile e gratuito errore. Gli attori sono diretti in modo alquanto modesto, spesso teatralizzando la performance nel classico stile di recitazione "dilettantesca". Sicuramente gli stessi attori in altre mani saprebbero esprimere piu convincentemente le scene assegnate. La storia non dice niente sull'ambiente degli anni 70 ai quali si riferisce, almeno niente che non si sappia gia'. Il "nervosismo" dei personaggi è sempre espresso nello stesso modo: si accendono una sigaretta e fumano fintamente nervosi. Una volta può andare, ma poi basta... Invece si ripete piu' volte. Sembra uno sceneggiato Tv vecchio stile. Alcune volte il flash back non si percepisce chiaramente in quanto il giallino che hanno dato alla pellicola non è così evidente in rapporto alla scena che lo precede. Alcuni accenni che dovrebbero ricordare allo spettatore che siamo negli anni 70 sono cosi fortemente declamati che fanno ridere dalla ingenuità (la tipa che chiude il negozio e salutando dice: "stasera guardo canzonissima in TV") Ma dai, non ce n'era bisogno. Il primo tempo scorre angosciante e lento. Nel secondo tempo l'unica scena divertente (non troppo) è quella del matrimonio. Non è un film che faccia pensare o ricordare gli anni 70. Se voleva essere comico non ci è riuscito. e' solo tragico. L'unica cosa bella del film è la canzone dal quale trae ispirazione. Bravi i due bambini. La loro recitazione è la migliore in assoluto tra tutti gli attori. Davvero convincenti. Gli altri sembrano pupazzi.
Luca Corbellini  (16/01/2010 @ 15:13)
Giù il cappello! Un altro capolavoro del nostro Virzì che è uno dei pochi capace di fotografare i drammi della nostra vita arricchendoli di quel pizzico di ironia che aiuta a superare le difficoltà. Grande interpretazione anche di tutti gli attori in uno squarcio di storia italiana raccontataci attraverso le vicende di una famiglia. Non si fà in tempo a piangere che si comincia a sorridere e viceversa, si è veramente coinvolti nella visione che genera emozione, rabbia, paura, felicità, tolleranza. Quanti piccoli richiami alle problematiche della nostra società, ed anche se non è la nostra storia è una storia di "vita vera" e ci possiamo specchiare in essa. Da non perdere!

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