Sinossi *: L’Aquila, settembre 2010. A un anno e mezzo dal terremoto che ha devastato la città, niente è tornato come prima. Il centro storico, ridotto in macerie e avvolto da un silenzio irreale, è diventato per tutti gli aquilani il luogo simbolo di una ricostruzione continuamente rimandata. Per tutti, tranne che per Davide e i suoi amici. Tredicenni in cerca d’avventura, hanno fatto di quei quartieri abbandonati una terra di conquista, un luna park a cielo aperto dove è possibile sentirsi liberi, lontani dagli sguardi dei genitori.
Ragazzini che il trauma ha reso più forti e nello stesso tempo vulnerabili, saranno anche testimoni delle vite dei genitori, catapultati improvvisamente in una realtà che dopo il terremoto appare precaria e ostile. Il mondo dei “grandi”, regolato da leggi diverse e molto più severe, non lascia spazio alla forza salvifica dell’immaginazione e della fantasia, né alla dimensione giocosa dell’avventura. Gli adulti protagonisti del racconto - le cui storie s’intrecciano e s’influenzano con quelle dei loro figli - devono fare i conti con le proprie vite andate in pezzi, obbligati a rimettere in discussione tutto, anche le certezze più radicate, per trovare identità nuove e nuovi ruoli, come individui e come cittadini. Arrivando a comprendere, giorno dopo giorno, che ricostruire la città dove sono nati e cresciuti, le chiese e le piazze, le strade e le case, significa in fondo salvare se stessi.