Regia:
Paola Livia Randi
Anno di produzione: 2024
Durata: 106'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia/Svizzera
Produzione:
Fandango,
Spotlight Media AG,
Rai Cinema
Distributore:
Fandango Distribuzione
Data di uscita: 03/10/2024
Formato di proiezione: DCP, colore
Ufficio Stampa:
Daniela StaffaVendite Estere:
Fandango PortobelloTitolo originale: La Storia del Frank e della Nina
Altri titoli: Facciamo Tutti Centro
Recensioni di :
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VENEZIA 81 - "La Storia del Frank e della Nina", ritmo ed empatiaSinossi: La storia del Frank e della Nina ce la racconta Gollum.
Gollum è un narratore senza voce. E’ muto. Non perché non gli vengono le parole, ma perché gli s’inceppano nell’epiglottide e al loro posto esce un suono così brutto e scuro che gli sembra il gorgoglio del lavandino e di solito la gente si spaventa e lo evita o lo prende in giro. Tutti. Tranne il Frank e la Nina. Il Frank dice che non esiste, e di lui non si sa niente, solo che vende i compiti fuori dalle scuole perché passa le sue giornate in Università e impara di tutto (non è mica iscritto, non ha neanche finito il liceo, ma lo fanno entrare perché come si fa a dire di no al Frank?). Da quando si incontrano sono inseparabili. Perché il Frank pensa che Gollum sia un genio e lui la vita, che fa schifo, te la fa vedere a colori. La Nina è andata ad abitare ai palazzi Gescal di Sesto, di fronte a casa di Gollum, e per prima cosa l’ha fotografato. Lui, che lo chiamano Gollum perché è brutto come quello del film, lei invece lo vede bello. E Gollum esce dal suo mondo isolato, entra nelle immagini della Nina e per la prima volta ha un’amica. Beh, per forza. Lui non può mica innamorarsi della Nina, perché lei è la Nina e lui è Gollum…neanche parla! Solo che poi il Frank e la Nina s’incontrano. Lui s’innamora e lei… vuole fare la terza media. Lo ingaggia per prepararla all’esame, ma la Nina ha una bambina e un marito violento e deve studiare di nascosto e nella sua situazione è roba pericolosa. E così le lezioni rubate sono un’avventura, le fabbriche abbandonate si trasformano in magnifiche cattedrali, la città li nasconde, è un luogo magico dove il tempo si deforma, la nebbia li protegge e loro diventano il Combo. Una Famiglia. E forse insieme riusciranno a prendere la vita e a farne un punto di vista…e forse invece no. Perché la realtà a un certo punto si sveglia con tutto il suo grigio e la sua violenza e li trova. E allora non resta che scappare via. La Storia del Frank e della Nina è un romanzo di formazione per sognatori. E i nostri tre sono quasi adulti.
Gollum, il narratore senza voce, custode di brandelli di poesia, di pensieri, di quelle parole che non gli escono dalla gola e che scrive sui muri, come se la città fosse un grande amplificatore. Gollum impara dai libri gettati via, abbandonati nelle cantine e nei solai, senza nemmeno rendersene conto. Vive attraverso i suoi amici le emozioni che pensa di non poter vivere lui in prima persona, finché si rende conto che è testimone e partecipe di qualcosa di straordinario, di una grande amicizia e di un amore acerbo e potente. E allora finalmente ritrova i suoi suoni, grezzi come un super potere che ancora non sa controllare, e ora sa chi è e cosa deve fare: deve raccontare. La Nina è ambiziosa e concreta, una che ha dato retta agli adulti e che si ritrova nei guai. Ma si è fatta una bella scorza e adesso è corazzata come un guerriero. Entrare in una società che la rifiuta, è difficile, la Nina è una rom, i pària per eccellenza, ma lei non molla. Vive una vita nascosta di immagini e aspirazioni, sogni no, perché lei li odia quelli. Legge il mondo e le persone attraverso la lente di una camera e ne scopre la bellezza, la poesia, ma lo fa quando può perché è una mamma di 16 anni, coraggiosa, intelligente e fiera che ha capito che per uscire da un destino grigio e segnato, deve studiare. E studiare le apre la testa… ma anche il cuore. Innamorarsi di un sognatore e fare “famiglia” con un writer muto non era certo nei suoi piani, e per una come lei, se la corazza si incrina, poi è pericoloso come una valanga. Il Frank era il nome del bambino saggio che Silvano Agosti intervistava in quel bellissimo pezzo di “D’amore si vive”, un piccolo filosofo di periferia. Il nostro Frank è un inguaribile sognatore, affronta la vita con un Crediti non contrattuali approccio creativo. Per lui la realtà è plasmabile, è come una tela su cui lavora, inventa, crea un mondo a colori, dove la banalità e il grigio dell’esistenza scompare sotto le vibrazioni della sua fantasia. L’interpreta la realtà il Frank, e la interpreta in modo così potente da farci credere tutti quelli che gli vogliono bene. “La vita in fondo è solo un punto di vista” dice, e anche quando le cose vanno male è tutta questione di interpretazione. Ma plasmare la realtà non è facile, perché a volte quella si ribella e tocca crescere e il Frank si trova a fare i conti con le responsabilità che uno si assume quando si innamora e finisce che la realtà a un certo punto, la deve affrontare anche lui.
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Milano"La Storia del Frank e della Nina" è stato sostenuto da:
RSI - Radiotelevisione svizzera
Regione Lombardia (Realizzato con il contributo del PR FESR Lombardia 2021-2027 – Bando “Lombardia per il cinema”")
Unione Europea
Note:
Riprese effettuate a Milano: case popolari Gescal a Sesto San Giovanni, stazione Sesto San Giovanni, stazione Porta Garibaldi, stazione centrale, ex acciaierie Falk, Politecnico, QT8, San Siro, Idroscalo