Vinicio Capossela nasce ad Hannover, in Germania, nel 1965. Il suo primo album, All’una e trentacinque circa, pubblicato nel 1990, ha vinto la Targa Tenco come migliore opera prima. Un debutto felice, seguito nel corso degli anni da una serie di album ( Modì, del ’91; Camera a sud, del ’94; Il ballo di San Vito, ‘96; Liveinvolvo, ’98; Canzoni a manovella, ‘00; L’indispensabile, ‘03; Ovunque proteggi e Nel niente sotto il sole, ‘06; e il recente Da solo, uscito il 17 ottobre 2008 ) che non hanno fatto altro che amp...visualizza tuttopliare il suo seguito di pubblico.
Importanti quanto i suoi lavori discografici sono le numerose collaborazioni intrattenute da Capossela nel corso degli anni; i primi reading dedicati a John Fante in compagnia di Vincenzo Costantino “Cinaski“, con cui soltanto pochi mesi fa ha pubblicato per Feltrinelli il libro In clandestinità, Mr Pall incontra Mr Mall, il tour con la Kocani Orkestar di Neat Veliov, la fanfara di ottoni macedone resa celebre dal film Il tempo dei gitani; la costante collaborazione con il chitarrista Marc Ribot e quella con l’Orchestra d’Archi Italiana diretta da Mario Brunello; le registrazioni dei Sonetti di Michelangelo con Philippe Eidel e la collaborazione a distanza con gli strumenti giocattolo di Pascal Comelade. Per non dire dei progetti paralleli che si sono materializzati tra un disco e l’altro, dai Concerti per le Feste a quelli dedicati alle morne, ai tanghi e al rebetico di Parole d’altrove; o come i lavori legati alla parola messi in scena negli ultimi anni (Fuggite, amanti, amor – Rime e lamentazioni per Michelangelo e il reading marinaro Storie di marinai, profeti e balene).
Radio, scrittura, cinema sono confluiti nel percorso artistico di Vinicio Capossela a più riprese: è del 2004 il suo (finora) unico romanzo, Non si muore tutte le mattine, i cui reading di presentazione sono diventati un vero e proprio spettacolo teatrale intitolato Voci, echi e visioni da Non si muore tutte le mattine, mentre alcune pagine del libro hanno dato vita a un nuovo esperimento radiofonico, le Radiocapitolazioni, andate in onda su Radiotre nel novembre del 2004. Altrettanta importanza hanno avuto altri due suoi lavori radiofonici, l’adattamento del Canto di Natale di Charles Dickens e il radioracconto originale I cerini di Santo Nicola – Racconto infiammabile per voci, suoni e canzoni, entrambi realizzati e trasmessi da Radiodue in occasione delle feste natalizie. E se quello con il cinema poteva essere considerato, finora, un flirt giovanile (una sola apparizione, nel 1992, nel film Non chiamarmi Omar di Staino), il cameo nel film di Valerio Mieli Dieci inverni presentato alla più recente Mostra del cinema di Venezia e il mediometraggio La faccia della terra, scritto da Capossela e girato da Gianfranco Firriolo, presentato al Milano Film Festival, aprono per lui nuove strade e nuove possibilità espressive.