Recensioni di :
- LA BAMBINA CHE NON VOLEVA CANTARE - Su Rai 1 il 10 marzo


Sinossi *:
Nella campagna toscana dei primi anni sessanta vive la piccola Nada. Il suo universo è composto da nonna Mora, dalla sorella Miria, dal babbo Gino, un uomo buono e silenzioso, e dalla mamma Viviana, spesso preda di forti depressioni che la tengono lontana dalla figlia e dal mondo. Quando viene scoperto il talento di Nada per il canto, il cuore fragile della bambina si convince che solo la sua voce prodigiosa ha il potere di far guarire la mamma.
E così, tra la gioia di veder la madre finalmente felice e la paura che la malattia si possa riaffacciare all’orizzonte, Nada cresce accettando ciò che Viviana desidera per lei, fino a quando quel grande talento sopravvivrà persino alle sue stesse paure: tutti scopriranno presto la voce unica di quella bambina che non voleva cantare.

Cast

Interpreti:
Carolina Crescentini (Viviana Fenzi)
Tecla Insolia (Nada a 15 Anni)
Giulietta Rebeggiani (Nada a 7 Anni)
Nunzia Schiano (Nonna Mora)
Sergio Albelli (Gino)
Massimo Poggio (Guido De Santis)
Paolo Calabresi (Maestro Leonildo)
Paola Minaccioni (Suor Margherita)
Daria Pascal Attolini (Nora)
Raffaella Panichi (Ersilia, Madre di Leonildo)
Giulia Battistini (Miria)

Soggetto:
Nada Malanima (Libro "Il Mio Cuore Umano")
Costanza Quatriglio

Sceneggiatura:
Costanza Quatriglio
Monica Rametta

Musiche:
Luca D'Alberto

Montaggio:
Simona Paggi

Costumi:
Francesca Vecchi
Roberta Vecchi

Scenografia:
Beatrice Scarpato

Fotografia:
Sabrina Varani

Suono:
Alessandro Palmerini (Presa Diretta)
Alessandro Zanon (Presa Diretta)

Casting:
Chiara Polizzi

Aiuto regista:
Loredana Conte

Produttore:
Roberto Sessa
Marta Aceto (Rai)
Leonardo Ferrara (Rai)

Arredatrice:
Carolina Ferrara

Trucco:
Marco Altieri

Acconciature:
Daniela Altieri

Acconciature:
Lorenza Pisani

Organizzatore Generale:
Ivana Kastratovic

Produttore Esecutivo:
Chiara Grassi

NOTIZIE 'La Bambina che non Voleva Cantare'

Libri


Libro sul film "":
"Il Mio Cuore Umano"
di Nada Malanima, 141 pp, Fazi, collana Le Vele, 2008
Toscana, estate 1953. Una bambina sembra non dover nascere: i medici sconsigliano una gravidanza pericolosa per la vita della madre. Ma nonostante tutto e tutti lei nasce. Attraverso i suoi occhi prendono forma, quasi fantastica e favolistica, i personaggi che la circondano e l'evoluzione cui il suo piccolo paese va incontro dopo la sua nascita. Sono gli anni delle prime televisioni, delle riunioni familiari nei circoli Arci per i varietà del sabato sera; sono gli anni dei primi elettrodomestici, dei bagni finalmente dentro le case; gli anni delle prime automobili. La bambina vive questo mondo filtrandolo attraverso la sua ipersensibilità, avvolta in un silenzio quasi irreale, sviluppando con la natura e le cose che la circondano un rapporto quasi mistico-religioso. Sono sempre i suoi occhi a restituirci le immagini di familiari e parenti, gli occhi di chi sente troppo su di sé il dolore altrui e per questo è incline a ritirarsi in se stessa. La sorella, alla quale è morbosamente legata; la madre, della quale subisce il penoso alternarsi della ciclotimia, che renderà Nada una bambina sensibile e con un estremo bisogno d'amore; la zia, rifiutata in gioventù dal grande amore della sua vita, che vive ora a servizio di un prete; la nonna Mora, dai modi burberi con gli altri, ma sempre protettiva verso la nipote: l'unica capace di far apparire il suo soffio al cuore come il funzionamento di un normale cuore umano; sullo sfondo familiare un padre taciturno e apparentemente assente.
prezzo di copertina: 15,00



Note:
PERSONAGGI

NADA
La scoperta del talento la rende felice perché quello può essere un modo per ottenere le attenzioni della madre, quell’amore che sente sfuggirle ogni giorno. Nel solco invisibile tra la vita che era e quella che sarà, Nada fa i conti con la crescita, con l’amore tormentato di sua madre, con la scoperta di una vocazione che vorrebbe tenere per sé cercando di resistere alla ‘chiamata’ che si impone con una forza travolgente

VIVIANA
Preda di frequenti crisi depressive, Viviana non riesce a sentire l’amore intorno a sé. Affida al talento di Nada la speranza di un riscatto sociale, ma soprattutto esistenziale; vuole la felicità, ed è in questa ricerca, nell’anelito struggente verso qualcosa che sente come irraggiungibile, che si compiono i suoi sforzi. Intelligente e tenace non si ferma davanti a nulla, i momenti di depressione sembrano portarla lontano, in uno spazio vuoto tra sé e il mondo da cui uscire ogni volta rafforzata e rilanciare, senza esitazioni, la forza invincibile della sua capacità d’amare.

GINO
Gino, il papà di Nada, cerca di prendersi cura di Viviana come può. Taciturno, gran lavoratore, ama la moglie e le figlie, cercando di far fronte all’instabilità in cui è costretto a vivere. Fa di tutto per tenere unita la famiglia. La sua mitezza viene spesso scambiata per debolezza, ma a lui non importa, non riesce a essere diverso e questo non gli dispiace.

LA NONNA MORA
Nonna Mora ha imparato a fronteggiare le crisi di nervi della figlia Viviana con un senso pratico che non lascia spazio a interpretazioni. Ripara le cose e i sentimenti, ha le mani d’oro, cuce i vestiti e ricuce i rapporti, la sua indole riparatrice è la colonna portante di tutta la famiglia. Occhi che incantano, vedova da mille anni, il suo vestire di nero con il fazzoletto in testa la fa sembrare un personaggio senza tempo.

LA SORELLA MIRIA
Miria è come una piccola madre per Nada. Sorella protettiva, dolce e sensibile, la consola quando la mamma cade in depressione. Chiede alla vita solo ciò che la vita può darle, i suoi desideri sono nell’ordine delle cose, innamorarsi e andare in Svizzera al seguito del marito.

SUOR MARGHERITA
Suor Margherita percepisce Nada come una creatura sacra. Non ha dubbi, il talento di Nada per il canto è frutto di un disegno divino: la bambina deve cantare. La prima volta che Nada mette piede al coro dei bimbi, nessuno può immaginare cosa si nasconda dietro quel visino da monella.

IL MAESTRO DI CANTO LEONILDO
Il maestro di canto Leonildo è un uomo alto e buono, un romanticone che si commuove facilmente anche solo a rammentare la bellezza della voce di Mina. Ama la musica più di ogni altra cosa al mondo. Con il suo cuore sensibile, accoglie la piccola Nada alle lezioni di canto dannandosi per i dispetti di quella bambina dalla voce prodigiosa che non vuol cantare. Insegnando canzoni d’amore, con il passare degli anni, il maestro instaura con la sua allieva un dialogo struggente sul significato dell’amore romantico.

NORA
La vitalità di Nora è ossigeno per Viviana che vede in lei la sponda per gioire di un modo d’esser donna emancipato e indipendente, pur senza nascondere le proprie fragilità. In paese con Nora arriva non solo un altro piacevole bar che lei dirige da sola, ma anche un’altra musica: dal juke-box esplode il rock and roll e con quello una leggerezza che riempie di felicità la vita di Viviana. E la spregiudicatezza: Nora in paese è l’unica ad indossare i pantaloni!

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