Fondazione Fare Cinema
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Una Femmina


Regia: Francesco Costabile (opera prima)
Anno di produzione: 2022
Durata: 102'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione: Tramp LTD, O' Groove; in collaborazione con Medusa Film, Amazon Prime Video
Distributore: Medusa Distribuzione
Data di uscita: 17/02/2022
Formato di proiezione: DCP, colore
Ufficio Stampa: Ufficio Stampa Medusa Film / Fosforo
Titolo originale: Una Femmina
Altri titoli: The Code of Silence

Recensioni di :
- BERLINALE 72 - "Una Femmina" nella sezione Panorama

Sinossi: Rosa è una ragazza inquieta e ribelle, vive con sua nonna e suo zio in un paesino della Calabria, tra monti e fiumare secche. La sua quotidianità viene improvvisamente stravolta da qualcosa che emerge dal suo passato, un trauma che la lega indissolubilmente alla misteriosa morte di sua madre.
Quando Rosa si ritrova vittima di un destino già segnato, decide di tradire la sua famiglia e cercare la propria vendetta di sangue.
Ma quando questa famiglia è la ‘Ndrangheta ogni passo può rivelarsi fatale.

Sito Web: http://

Periodo delle riprese: Dal 24 maggio 2021 per 5 settimane

"Una Femmina" è stato sostenuto da:
MIBACT
Regione Calabria


Libro sul film "Una Femmina":
"Fimmine Ribelli. Come le Donne Salveranno il Paese dalla N'drangheta"
di Lirio Abbate, 207 pp, Rizzoli, collana Saggi italiani, 2013
"Mio padre ha due cuori: la figlia o l'onore? In questo momento dice che vuole la figlia, però dentro di lui c'è anche quell'altro fatto." Queste parole le pronuncia Maria Concetta Cacciola, trent'anni, tre figli, colpevole di aver tradito il marito e di aver deciso di collaborare con la giustizia seguendo l'esempio di Giuseppina Pesce, anche lei giovane madre, anche lei di Rosarno. E poi ci sono Rosa Ferraro, Simona Napoli, tutte 'fimmine ribelli' che hanno osato dire di no a padri, mariti, fratelli. Come nell'Afghanistan dei talebani, in Calabria la donna che "disonora" la famiglia deve morire, meglio se con un suicidio che tutela dalle conseguenze penali. Attraverso le storie di queste donne, Lirio Abbate racconta uno spaccato di apparente normalità dietro cui si nascondono una frenetica attività criminale, patrimoni immensi e un radicamento a una cultura patriarcale antiquata e retriva. Ma la ribellione delle donne che oggi si affidano "allo Stato, ovvero al nemico" per cercare di scampare a un destino infernale, produce un effetto dirompente. Perché sgretola l'immagine di compattezza del clan, mette in dubbio i valori del sistema 'ndrangheta, rivela l'impotenza dei boss incapaci di "tenere in riga" le loro donne. E, soprattutto, accende nelle altre 'fimmine' la consapevolezza della propria condizione e il desiderio di scrollarsela di dosso, facendo nomi e cognomi e aprendo crepe in un universo inconcepibile ma fin troppo vero.
prezzo di copertina: 10,00


Note:
“Pronto...ci si? Sai che fai, domani matina chiami l’avvocato. Ci damu i sordi, così veni e ti piglia. Così vedi a tua figlia, chi non staci bona.”
“No, dassa tutto Cetta! Pé l’anima di morti Cetta. Decidi, o cu nui o cu igli.”
“Cetta, 'ndai u fai così. Jeu stasira parru cu l’avvocato. Giurami chi domani matina parri cu igliu.”
“Picchì jeu sugnu distrutta Cetta, jeu staiu morendo, capiscisti? Tu non capisci Cetta, ti stannu usandu... Scjgli, o nui o igli. Capiscisti?”
“Allura, si domani non chiami a chistu, scordati i mia, i nui e i figlita. U capiscisti? Cetta...”

Dialogo estratto dalla sceneggiatura di Una Femmina, ispirato alla reale intercettazione telefonica di una donna di 'Ndrangheta


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