Recensioni di :
- "L'Amore Buio" di Antonio Capuano: la storia di disperazione e amore di Ciro e Irene


Sinossi *:
Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, approfittano di Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro 16 anni, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Vengono condannati a due anni di reclusione. Quei due mondi, così opposti e diversi, finiranno coll’attrarsi, incontrarsi, fondersi. Irene e Ciro, da lontano (l’uno dal carcere di Nisida, e l’altra dalla casa meravigliosa dove vive con la famiglia in una delle zone belle della città), quasi senza accorgersene, lentamente cominceranno un irresistibile avvicinamento.

Cast

Interpreti:
Irene De Angelis (Irene)
Gabriele Agrio (Ciro)
Luisa Ranieri (Mamma di Irene)
Fabrizio Gifuni (Psicoterapeuta)
Valeria Golino (Psicologa Carcere)
Corso Salani (Padre di Irene)
Anna Rita Ammirati (Analista di Irene)
Andrea Lanzone (Produttore Associato)
Loredana Simioli
Pietro Tammaro

Soggetto:
Antonio Capuano

Sceneggiatura:
Antonio Capuano

Musiche:
Pasquale Catalano (I)

Montaggio:
Giogio' Franchini

Costumi:
Francesca Balzano

Scenografia:
Maica Rotondo

Fotografia:
Tommaso Brunori Borgstrom

Suono:
Emanuele Cecere
Riccardo Spagnol

Casting:
Claudio Grimaldi

Aiuto regista:
Sergio Panariello

Produttore:
Gianni Minervini

Organizzatore Generale:
Gennaro Fasolino

Trucco:
Ciro Florio

Direttore di Produzione:
Sabina Tornatore

TRAILER

FOTO


NOTIZIE 'L'Amore Buio'

Libri


Libro sul film "":
"Da una prospettiva eccedente. In dialogo con Antonio Capuano"
di Armando Andria, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce, Artdigiland, 2022
Questo libro dialoga con la vulcanica personalità di Antonio Capuano e con la sua opera cinematografica, partendo dall’indissolubile commistione tra la sua dimensione artistica e quella personale, in un corpo a corpo con la sua storia, il suo mondo di appassionate preferenze e altrettanto radicali rifiuti, il suo sguardo singolare e sorgivo sulla vita e sul cinema. Composto da una lunga conversazione, nella prima parte, e da saggi critici nella seconda, il volume “fa esperienza” di Capuano approfondendo di volta in volta la regia e il rapporto con gli attori, la concezione del montaggio, la relazione con il paesaggio e con lo spazio urbano, il senso dell’inquadratura, la dialettica tra scrittura e realtà, l’assillo del tempo; incrociando così la vasta gamma di armonie e disarmonie di un percorso entusiasmante e vitale che eccede costantemente i margini. E rintracciando, come scrivono gli autori, «quel coraggio selvatico e quella autenticità materica che alimentano costantemente il bisogno di andare alla ricerca di una verità delle cose, dentro e fuori di sé».

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