Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Il Vizio della Speranza"

Cast

Il Vizio della Speranza


Regia: Edoardo De Angelis
Anno di produzione: 2018
Durata: 90'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione: Tramp LTD, O' Groove; in collaborazione con Medusa Film
Distributore: Medusa Distribuzione
Data di uscita: 22/11/2018
Formato di proiezione: DCP, colore
Ufficio Stampa: Fosforo / Ufficio Stampa Medusa Film
Vendite Estere: True Colours
Titolo originale: Il Vizio della Speranza

Recensioni di :
- BAR GIUSEPPE - Un microcosmo per una leggenda universale
- LA TERRA DELLA SPERANZA - Gioventù e malavita nel nuovo cinema italiano
- FESTA DI ROMA 13 - "Il Vizio della Speranza"

Sinossi: “Se devo morire, voglio morire come dico io"
Lungo il fiume scorre il tempo di Maria, il cappuccio sulla testa e il passo risoluto.
Un’esistenza trascorsa un giorno alla volta, senza sogni né desideri, a prendersi cura di sua madre e al servizio di una madame ingioiellata.
Insieme al suo pitbull dagli occhi coraggiosi Maria traghetta sul fiume donne incinte, in quello che sembra un purgatorio senza fine.
E’ proprio a questa donna che la speranza un giorno tornerà a far visita, nella sua forma più ancestrale e potente, miracolosa come la vita stessa.
Perché restare umani è da sempre la più grande delle rivoluzioni.

Sito Web: http://

Ambientazione: Castelvolturno

Periodo delle riprese: 6 settimane

"Il Vizio della Speranza" è stato sostenuto da:
Regione Campania
Film Commission Regione Campania
MIBACT


Libro sul film "Il Vizio della Speranza":
"Il Vizio della Speranza"
di Edoardo De Angelis, 147 pp, Mondadori, collana Strade blu. Fiction, 2018
Fra il lago rosso di rifiuti tossici e i morti ammazzati per strada, c'è una balena che si arena e dalla sua pancia che esplode putrefatta esce un cagnolino. Sulla spiaggia, a osservare questa scena, c'è un bambino che vuole essere cantante, ballerino, cintura nera di karate. Per nonna Mena quella creatura è speciale. Assieme si fanno largo nel mondo, anche se ogni tanto serve un po' di prepotenza. È lei che lo aiuta a diventare uno dei migliori registi italiani della sua generazione. Il suo film Indivisibili ha vinto sei David di Donatello, altrettanti Nastri d'argento, otto Ciak d'oro e un Globo. Ora, in questa terra tra il fiume Volturno e la strada Domitiana, il bambino che intanto è cresciuto ha girato il nuovo film, Il vizio della speranza , la storia di Maria che prende ispirazione dalle vicende reali di molte ragazze che vivono ogni giorno un purgatorio senza fine. Nella sua sconfinata bellezza violentata, la strada statale Domitiana è la milza d'Italia. Una terra di costruttori visionari, rifugio di peccatori di ogni colore, senza legge, senza regole, senza morale, culla di donne e uomini coraggiosi che muoiono per strapparne un pezzo alla barbarie; un quadrilatero di palazzine tutte uguali e prematuramente diroccate, attraversate da strade in cui il cemento fa da padrone e trasformate in una discarica diffusa. Nascere a Castel Volturno, su questo pezzo di litorale campano a metà strada tra Gaeta e Napoli, è diverso che nascere in qualsiasi altro luogo d'Italia. Un territorio che conta venticinquemila abitanti regolari, più venticinquemila clandestini, tra aborti, superstizione cattolica, crimine organizzato bianco e nero, riti voodoo. Questo succede nelle decine di case sulla litoranea da Mondragone a Lago Patria. Edoardo De Angelis guarda e descrive questo magma potentissimo con il suo talento visionario, vivendo le storie in prima persona e utilizzando la scrittura come una cinepresa, dando vita a una straordinaria narrazione tra romanzo e reportage. Un libro che è l'atlante dei luoghi e delle vite che hanno nutrito il suo film, ma anche il racconto di formazione del suo regista attraverso il formidabile personaggio della nonna. Un repertorio di storie che rende metafisico un luogo reale, una scrittura in diretta e in soggettiva che scava nella melma alla ricerca della bellezza. E la trova.
prezzo di copertina: 18,00


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