Maria Grazia Cucinotta nasce il 27 luglio di una calda estate siciliana, sotto il segno del leone. La personalità grintosa e il sorriso inconfondibile, l’hanno accompagnata in ogni tappa del suo percorso artistico e personale.
«Troppo alta, troppo magra, troppo seno!»… durante l'adolescenza quelli che sembrano essere solo dei difetti, diventeranno da lì a pochi anni il punto di forza di una bellezza mediterranea apprezzata e ammirata in tutto il mondo. La sua primissima esperienza nel mondo dello spettacolo avvie...visualizza tuttoene nel campo della moda, dove grazie al suo fisico alto e flessuoso, all'età di sedici anni si afferma sulle passerelle italiane come modella e indossatrice.
Nel 1994 arriva il successo, quando Massimo Troisi la sceglie per interpretare il ruolo di Beatrice ne "Il Postino", 19 premi, 9 nomination e 1 Premio Oscar agli Academy Award Usa, per la Migliore colonna sonora. Un film che ha commosso il mondo con la sua storia e che le permette di affermarsi come attrice nel panorama del cinema italiano e internazionale.
Nel 1997 posa per il calendario del settimanale Panorama e subito dopo vola a New York per il film "A Brooklyn state of mind" del regista Frank Rainone, nel quale interpreta il ruolo Gabriella al fianco di Vincent Spano e Danny Aiello e per il quale nel 1998 vince il Premio come migliore attrice drammatica al New York International Independent Film & Video Festival.
Nel 1999 non si lascia sfuggire, la grande occasione di partecipare alla diciannovesima avventura della serie più famosa al mondo, "007 - The world is not enough" per la regia di Michael Apted e nel ruolo di un’affascinante cigar girl metterà a dura prova l'abilità di James Bond, interpretato dall’affascinante Pierce Brosnan, durante un movimentato inseguimento tra i canali del Tamigi.
Il 2011 è un anno molto importante, poiché ha inizio un’altra fase importante nella vita professionale di Maria Grazia, la quale debutta alla regia con il cortometraggio "Il maestro", presentato in concorso alla 68ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica nella sezione Controcampo Italiano e che le è valso il Nastro d'argento come miglior esordio alla regia. Sempre nel 2013 prende parte al progetto “Massimo. Il mio cinema secondo me”, al documentario diretto da Raffaele Verzillo che racconta aspetti inediti della vita e della persona di Massimo Troisi.
Il film viene presentato al Festival di Roma e commuove la platea.