Regia:
Marco Tullio Giordana
Anno di produzione: 2012
Durata: 130'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/storico
Paese: Italia/Francia
Produzione:
Cattleya,
Rai Cinema,
Babe Films
Distributore:
01 Distribution
Data di uscita: 30/03/2012
Formato di ripresa: 35mm
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa:
Studio PUNTOeVIRGOLA /
01 Ufficio StampaTitolo originale: Romanzo di una Strage
Altri titoli: Piazza Fontana: The Italian Conspiracy
Recensioni di 
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I MIGLIORI FILM DEL 2012 PER CINEMAITALIANO.INFO-
MORANDO MORANDINI - Il "romanzo" di Giordana e "Mare Chiuso"-
"Romanzo di una strage" - Piazza Fontana, 12/12/1969Sinossi: Milano, 12 dicembre 1969. Subito dopo l‟esplosione alla Banca Nazionale dell‟Agricoltura di piazza Fontana - che uccide 14 persone (salite a 17) e ne ferisce 88 - le indagini della Questura sono tutte orientate verso la pista anarchica. Il commissario Luigi Calabresi e i suoi superiori, Marcello Guida e Antonino Allegra, sono convinti della matrice anarchica della strage così come delle decine di bombe esplose in città negli ultimi mesi.
Fra i fermati c‟è Giuseppe Pinelli, un anarchico non-violento che Calabresi stima e sa perfettamente estraneo alla strage. È invece arrestato Pietro Valpreda, un ballerino senza scritture, spesso in contrasto con Pinelli: il colpevole ideale, il mostro riconosciuto dal tassista Rolandi che l‟ha accompagnato in banca pochi minuti prima delle scoppio.
Per ottenere da Pinelli la conferma della pericolosità di Valpreda, continuano a trattenerlo oltre i limiti di legge. Dopo 3 giorni di digiuno e insonnia, Pinelli precipita la notte del 15 dalla finestra dell‟ufficio di Calabresi. Il commissario non è nella stanza ma - grazie ai goffi tentativi della Questura di giustificare l‟accaduto - finisce per essere indentificato come il diretto responsabile.
A Treviso i giudici Pietro Calogero e Giancarlo Stiz – grazie alle rivelazioni di Guido Lorenzon - scoprono una galassia di giovani neonazisti senza partito e senza collare, pronti – di fonte alle lotte studentesche e operaie del „68/‟69 – a gesti clamorosi. Pur coperti e infiltrati dai servizi segreti, alcuni di loro hanno lasciato tracce evidenti. Giovanni Ventura e Franco Freda vengono arrestati insieme ad altri complici.
Calabresi continua a indagare sulla strage. Ora dubita della sua matrice anarchica e pensa piuttosto a legami col traffico internazionale d‟armi. Segue la nuova pista fino al Carso dove, due giorni prima di venire assassinato, scopre un deposito clandestino d‟armi in uso anche ai neonazisti. Il 17 maggio 1972 Calabresi è ucciso sotto casa.
Sito Web:
https://www.facebook.com/RomanzoDiUnaStrage?sk=...Ambientazione:
Milano / Padova / Roma
Periodo delle riprese:
Dal 16 maggio 2011 al 3 agosto 2011 (12 settimane)"Romanzo di una Strage" è stato sostenuto da:
Regione Piemonte
Film Commission Torino Piemonte
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC): 800.000 euro
Eurimages
Regione Lazio (Fondo Regionale per il Cinema e l'Audiovisivo)
Lombardia Film Commission
Libro sul film "Romanzo di una Strage":
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Il pistarolo. Da Piazza Fontana, trent'anni di storia raccontati da un grande cronista"
di Marco Nozza, 383 pp, Il Saggiatore Tascabili, collana Saggi, 2011
Li chiamavano pistaroli, dal francese pistard, un gruppo di giornalisti d'inchiesta che non cercava lo scoop a ogni costo, ma la verità dei fatti, quelli scomodi, spesso insabbiati dalle autorità politiche o dai servizi segreti. In anni complessi e bui della storia italiana, Marco Nozza si è messo sulle tracce di piste nere e piste rosse, ha raccolto dati, indizi, interviste, documenti processuali. Attraverso i suoi appunti e la sua voce, questo libro è la ricostruzione di trent'anni di storia italiana: dalla strage di piazza Fontana alla bomba dell'Italicus, dal processo di Catanzaro alla Rosa dei venti, dalla strage della stazione di Bologna ai delitti delle Br e del terrorismo. Una testimonianza che il giornalismo è o dovrebbe essere una professione civile al servizio dell'informazione. Come scrive Corrado Stajano nell'introduzione: "Piazza Fontana e quel che ne seguì fu un evento che fece da cesura alla vita di tutta una generazione. Ci fu un prima e un dopo. Una riscoperta del mondo e di se stessi. Anche per i giornalisti. I questori, i prefetti, i procuratori della Repubblica, i commissari della polizia, abituati a essere ascoltati dalla stampa amica, erano esterrefatti di dover render conto di quel che facevano e dicevano, non soltanto ai "sovversivi" dei fogli di opposizione, ma ai giornalisti della stampa borghese, inquietati da quel che era accaduto: le verità ufficiali che non corrispondevano ai fatti, se si andava soltanto a dare un'unghiata sotto sotto la vernice dell'apparenza".
prezzo di copertina: 11,00
Libro sul film "Romanzo di una Strage":
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Piazza Fontana e il mito della strategia della tensione"
di Massimiliano Griner, 312 pp, Lindau, collana I Leoni, 2012
Nell’arco di cinque anni, fra il 1969 e il 1974, in Italia si sono contati 4.000 attentati e sei stragi: in piazza Fontana a Milano (12 dicembre 1969), sulla Freccia del Sud presso Gioia Tauro (22 luglio 1970), a Peteano (31 maggio 1972), alla questura di Milano (17 maggio 1973), in piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974) e infine sul treno Italicus (4 agosto 1974). Il bilancio è stato di 50 morti e di circa 2.700 feriti.
L'Autore parte dunque da Piazza Fontana per rievocare gli anni più bui della nostra Repubblica e per capire se l'interpretazione dominante di quelle stragi e di quel periodo - la cosiddetta "strategia della tensione" - rimane convincente ancora oggi.
Massimiliano Griner si è documentato, ha esplorato archivi, ha parlato con i protagonisti dell'epoca, ha studiato gli atti processuali e parlamentari, fatto interviste, spulciato dossier e, soprattutto, si è posto domande e ha analizzato, senza pregiudizi, l'interpretazione classica, canonica. Quella secondo cui, in piena Guerra Fredda, c'è stato un tentativo di destabilizzare la situazione politica italiana, creando uno stato di tensione attraverso attentati per terrorizzare la popolazione, con l'obiettivo di instaurare un regime autoritario.
Come un "avvocato del diavolo" Griner parte dalle ricostruzioni comunemente accettate ed esamina le "verità" acquisite e, da storico, si chiede quale e quanta consistenza abbia la teoria - o meglio il dogma, il "mito" - della strategia della tensione, mai messa in discussione.
Riprende gli episodi più duri - per esempio la morte di Pinelli - e determinanti per capire e definire quel periodo storico, e cerca di dare delle risposte, cambiando la prospettiva con cui generalmente li si guarda.
L'Autore non svela presunti retroscena, non fa rivelazioni spettacolari, non ha inseguito documenti coperti da "segreto di stato", perché non ha mai creduto che questa sia la strada giusta per arrivare alla verità. Rilegge invece i fatti di quegli anni con un occhio e un giudizio scevro da teorie precostituite, coltivando il dubbio e gettando quindi una nuova luce su quegli avvenimenti. Opera una sorta di revisionismo "pulito", tenta di dissipare un'illusione, sfatare un "mito" creato politicamente ad arte.
La sua ricostruzione si rivolge a chi conosce la storia ma vuole rileggerla da una nuova prospettiva, e a chi, magari molto giovane, ha bisogno di conoscere un pezzo così importante di storia italiana. È un libro dedicato a chi ha vissuto quelle tragedie, ma soprattutto a quanti ancora vogliono capire.
Non un libro ideologico e "vendicativo", non una storia giudiziaria, ma una riflessione storica su un periodo fortemente connotato politicamente, che ha condizionato la società, il pensiero e gli eventi e che continua a farlo anche oggi.
prezzo di copertina: 22,00
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€ 18.70
Libro sul film "Romanzo di una Strage":
"
Marco Tullio Giordana"
di Marco Olivieri, Anna Paparcone, 234 pp, collana Cinema, 2017
Il cinema di Marco Tullio Giordana in rapporto con la Storia, dal Fascismo alle rivolte sessantottine, dalla violenza negli stadi al fenomeno dell'immigrazione in Italia, dal terrorismo degli anni Settanta alla lotta contro le mafie. Un cinema civile che non rinuncia però a canoni espressivi frutto di un’approfondita riflessione estetica, di una passione accentuata per la letteratura e la musica e di un costante lavoro sullo stile filmico. L’analisi dei vari temi si avvale di riflessioni teoriche su realismo e postmodernismo, cinema d’autore e cinema di genere. Inoltre evidenzia un’osmosi feconda tra realtà storica e finzione nell’ambito di una più complessa visione della storia collettiva e dell’umanità del singolo, senza dimenticare la figura femminile. La lezione di Gramsci si combina con la poetica pasoliniana in un cinema che mette in gioco rimozioni, desideri di rinascita e aneliti a una bellezza forse perduta per sempre.
prezzo di copertina: 16,00
Note:
Film sulla strage del 12 dicembre 1969 alla Banca nazionale dell'agricoltura di Milano, in Piazza Fontana.